No greenwashing, sì contribuzione climatica!

Le emissioni di anidride carbonica e altri gas inquinanti sono direttamente responsabili del riscaldamento globale. La produzione industriale di qualunque prodotto genera inevitabilmente emissioni e naturalmente la stampa e la carta non fanno eccezione.

È noto il fatto che da diversi anni sia maturata la possibilità di compensare quelle emissioni partecipando finanziariamente a progetti di sviluppo agiti nel sud del mondo e legati ad attività di riforestazione o comunque ad azioni che possano pareggiare quelle emissioni, grazie ad organizzazioni non governative ed enti simili.

Sappiamo però come spesso sia accaduto che quei progetti non determinassero l'efficacia aspettata, quando addirittura non si rivelassero come semplici operazioni di facciata, altrimenti chiamate col nome di greenwashing.

L'ambiguità non appartiene alla cosiddetta “neutralità climatica”: questo è un concetto univoco che necessita di attributi complessi per essere realmente tale e non basta finanziare un progetto di riforestazione se l'azienda che lo sponsorizza non mette contemporaneamente in pratica tutte le azioni possibili per ridurre il proprio impatto (dall'uso di energie rinnovabili al controllo della filiera dei fornitori, tutti orientati allo stesso scopo e detentori degli stessi requisiti, oltre a numerosi altri criteri).

In altre parole, la “neutralità climatica” non è sostanzialmente raggiungibile e la percezione che può venir data al mercato e al pubblico rischia, anche in buona fede, di rivelarsi una falsa promessa.

Il concetto che oggi emerge è invece quello della “contribuzione climatica”, questo sì obiettivo raggiungibile: si può agire grazie a progetti sociali e ambientali che hanno impatto reale, misurabile e certificabile e grazie a enti autorevoli che misurano la quota di emissioni associata alla singola commessa, sviluppando progetti di contribuzione climatica in grado di ribilanciare efficacemente i gas emessi per la singola commessa prodotta.

Con STAMPATELLO si può misurare l'impatto che ogni commessa ha in termini di emissione, valutando insieme a enti come ad esempio www.climatepartner.com un progetto da sostenere per contribuire realmente al clima, scegliendo quello che si preferisce e ricevendo una certificazione digitale unica legata al prodotto realizzato.